Nel settore delle strutture ricettive, la salute e la sicurezza dei lavoratori devono essere garantite attraverso un sistema di prevenzione efficace e mirato. Un ruolo chiave viene svolto dal Medico Competente nelle Strutture Ricettive.
La molteplicità di attività svolte in ristoranti, hotel, resort e B&B espone il personale a rischi specifici che richiedono un approccio strutturato e la supervisione di un medico competente, figura centrale nella valutazione e gestione della salute dei lavoratori.
Oltre alla sorveglianza sanitaria, la prevenzione dei rischi nelle strutture ricettive deve basarsi su strategie integrate che coinvolgano tutti gli attori della sicurezza.
Il datore di lavoro, con il supporto del medico competente e del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), deve effettuare un’analisi dettagliata dei rischi nelle diverse aree operative, tenendo conto di fattori quali esposizione a sostanze chimiche, movimentazione manuale dei carichi, posture incongrue e stress lavoro-correlato.
Le strategie di mitigazione del rischio devono includere:
Eliminazione o riduzione dei rischi: Sostituzione di sostanze pericolose, ottimizzazione dei processi lavorativi, miglioramento delle condizioni ergonomiche.
Protezione collettiva e DPI: Adozione di barriere fisiche, pavimenti antiscivolo, ventilazione adeguata; fornitura di dispositivi di protezione individuale quando necessario.
Informazione e formazione: Programmi formativi specifici per i lavoratori, con particolare attenzione alle mansioni a rischio e alla gestione delle emergenze.
Gestione dei rischi organizzativi: Controllo del carico di lavoro, prevenzione dello stress, ottimizzazione dei turni per ridurre gli effetti negativi del lavoro notturno e a turni.
Il medico competente contribuisce alla definizione dei protocolli di emergenza e alla formazione degli addetti al primo soccorso. Le strutture ricettive devono essere dotate di:
Procedure di evacuazione e gestione delle emergenze, con segnaletica chiara e personale formato.
Dispositivi di primo soccorso adeguati alle possibili emergenze (pacchetti e cassette di medicazione, defibrillatore).
Formazione specifica per il personale designato, con aggiornamenti periodici su tecniche di soccorso e gestione delle emergenze sanitarie.
Il medico competente, in definitiva, ha un ruolo chiave nella tutela della salute dei lavoratori, in particolare nelle attività caratterizzate da esposizione a rischi fisici, chimici, biologici o organizzativi. La sua funzione si esplica attraverso:
Collaborazione alla valutazione dei rischi per la salute: Analizza i fattori di rischio presenti nell’ambiente di lavoro e collabora con il datore di lavoro nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Definizione del protocollo sanitario: Sulla base dell’analisi dei rischi, stabilisce il programma di sorveglianza sanitaria, con visite mediche periodiche e accertamenti mirati.
Emissione del Giudizio di Idoneità alla mansione: Effettua valutazioni mediche per determinare l’idoneità dei lavoratori allo svolgimento delle loro mansioni, individuando eventuali limitazioni o prescrizioni. Ciò consente inoltre di monitorare la salute dei lavoratori nel tempo: effettua controlli periodici per individuare precocemente segni di patologie correlate all’attività lavorativa.
Promozione della salute e prevenzione: Fornisce indicazioni su corretti stili di vita, ergonomia, gestione dello stress e prevenzione delle malattie professionali.
Piano di di emergenza sanitaria: Collabora nella gestione di situazioni critiche, come infortuni o malori sul lavoro, e nella predisposizione di protocolli di primo soccorso.
L’attività del medico competente è essenziale per monitorare le condizioni di salute dei lavoratori esposti a rischi specifici. Tra le categorie più a rischio troviamo:
Personale di cucina e ristorazione: Esposizione a temperature elevate, agenti chimici e rischio di tagli o ustioni.
Addetti alle pulizie e lavanderia: Contatto con sostanze chimiche e rischio di allergie, esposizione a carichi biomeccanici elevati.
Personale della reception: Lavoro sedentario al videoterminale, esposizione a rischi psicosociali e stress da contatto con il pubblico.
Manutentori e giardinieri: Rischio di infortuni meccanici, esposizione a vibrazioni e agenti biologici.
Lavoratori notturni: Alterazioni del ritmo circadiano con impatti sulla salute fisica e mentale.
La sorveglianza sanitaria permette di identificare precocemente eventuali problematiche e attuare misure correttive prima che si sviluppino patologie professionali conclamate.
La sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore delle strutture ricettive non può prescindere da una gestione integrata dei rischi, in cui il medico competente svolge un ruolo centrale. La sua attività di sorveglianza sanitaria e consulenza permette di prevenire patologie professionali, migliorare le condizioni lavorative e garantire un ambiente sicuro per tutti i lavoratori.
Un approccio strutturato alla sicurezza, basato su valutazione dei rischi, formazione, prevenzione e monitoraggio sanitario, è essenziale per tutelare la salute dei lavoratori e ottimizzare l’efficienza operativa delle strutture ricettive.
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Fonti:
I rischi nelle attività di pizzaiolo e di produzione di pasta ripiena. PuntoSicuro (da Newsletter medico legale INCA CIGIL Numero 10/2013
Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo. I RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NELLE STRUTTURE RICETTIVE. (Ricerca elaborata da A.G.S.G. S.r.l., Autori: dott.ssa Paola Ricciardi e dr. Antonio Terracina)
EBT Provincia di Venezia (2014). ISTRUZIONI PRELIMINARI PER UNA BUONA SALUTE E ZERO INFORTUNI LAVORANDO IN ALBERGO, IN UN RISTORANTE O IN UNA PIZZERIA (A cura di Roberto Montagnani et al.)
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